27.11.2021 | RACCONTARE UN PAESE. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO MEZZADRIA STORIES



sabato 27 novembre 2021
Centro Culturale Zavattini, ore 17.30
RACCONTARE UN PAESE
nelle Marche

Presentazione del progetto
Mezzadria Stories
un progetto per salvare la memoria orale degli ultimi mezzadri del Piceno
e valorizzare in modo innovativo il patrimonio culturale di una parte di Italia rurale

incontro con Gianluca Vagnarelli fondatore del progetto Mezzadria Stories
conduce l’incontro Fabio Veneri

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In Danubio, lo scrittore triestino Claudio Magris riprende un concetto di Ernst Bloch, Ungleichzeitgkeit, ovvero la non-contemporaneità, la non-simultaneità come una delle chiavi di lettura della storia. Scrive: “Ci sembra impossibile che per i nostri figli sia già irrevocabile e sconosciuto passato ciò che per noi è ancora arduo presente”. Bloch portava l’attenzione su quei “fremiti di futuro” che ci sono anche in quel passato che non ha avuto modo di sviluppare, i semi che racchiudeva e non è detto siano morti.

C’è qualche cosa che la terra e il tempo possono conservare e fare rispuntare in qualsiasi momento.
Quale è lo sguardo che insiste sui paesi, sulle aree interne, rurali, apparentemente marginali?
Quale è il ruolo dei paesi nell’epoca dell’ecologia delle coesistenze e dei paesaggi infrastrutturali?
E ancora: in che misura le nuove tecnologie sono in grado di accelerare processi di rivalorizzazione dei territori?
Il territorio ha un’antica memoria. Parlare di territori, di paesi, significa avviare una riflessione su quelle memorie che hanno determinato anche delle non-scelte.
Oggi c’è un bisogno disperato di una nuova interpretazione culturale.
“Se non sai raccontarti, o ti racconti male, non sai immaginarti. Nella mia esperienza questo vale anche per i territori, la progettazione peggiore viene proprio da quei posti che non hanno, per i motivi più svariati, l’orgoglio di raccontare il proprio passato, o ne fanno un racconto “scolastico” e stereotipato.” (Filippo Tantillo, allora nel ruolo di coordinatore scientifico del team di supporto al comitato nazionale per le aree interne, in un’intervista per il Giornale delle Fondazioni).
L’incontro mette al centro l’esperienza di Mezzadria Stories, un progetto di storia orale e Intangible Heritage ideato da Gianluca Vagnarelli, già docente dell’Università di Macerata e fondatore della start-up i-strategies specializzata in Heritage marketing, che, da anni, avvalendosi della tecnica dell’intervista narrativa, raccoglie le storie di vita degli ultimi mezzadri del sud delle Marche.

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COS’E’

Mezzadria Stories è un progetto di storia orale e Intangible Heritage ideato da Gianluca Vagnarelli, già docente dell’Università di Macerata (e fondatore della start-up i-strategies specializzata in Heritage marketing) che, da anni, avvalendosi della tecnica dell’intervista narrativa, raccoglie le storie di vita degli ultimi mezzadri del sud delle Marche.
«Ho iniziato circa vent’anni fa, raccogliendo con un piccolo registratore i ricordi di mio padre e dei miei zii, tutti nati in una famiglia mezzadrile di Monteprandone. Poi la ricerca si è estesa all’intera provincia di Ascoli Piceno. A spingermi è stata la volontà di non disperdere la memoria della mezzadria, che era anche la memoria della mia famiglia e, in secondo luogo, la curiosità di capire meglio il territorio in cui vivo. Le Marche e i marchigiani sono stati profondamente influenzati (nel paesaggio, nell’etica del lavoro, nella cultura del cibo e in molto altro), dalla civiltà rurale nella quale hanno vissuto per oltre sei secoli. Per questo sono da sempre convinto che capire cos’è stata la mezzadria aiuti, noi stessi e gli altri, a comprendere meglio chi siamo e da dove veniamo».

Tra i principali obiettivi del progetto Mezzadria Stories:
salvare la memoria orale degli ultimi mezzadri
raccogliendone, attraverso le interviste, le storie di vita. L’obiettivo, nel medio periodo, è dar vita ad un archivio digitale della memoria rurale del Piceno e delle Marche. Ad oggi sono state raccolte 100 interviste ad ex mezzadri in 17 diversi comuni della provincia di Ascoli Piceno per un totale di più di 120 ore di registrazioni audio e video;

recuperare il ricco patrimonio di valori e pratiche etiche della civiltà mezzadrile
accanto a dure condizioni di lavoro e profonde ingiustizie sociali, la mezzadria è stata anche portatrice di valori positivi che vanno recuperati. Termini quali “sviluppo sostenibile”, “dieta mediterranea”, “sharing economy” e social eating – solo per citarne alcuni – richiamano pratiche, culture e sensibilità che appartenevano già al mondo mezzadrile;

far conoscere il Piceno e le Marche attraverso il loro ricco ed emozionate patrimonio rurale intangibile
siamo abituati a considerare come patrimonio culturale solo quello materiale ma anche l’Intangible Heritage è, come afferma l’UNESCO, parte integrante della storia dell’umanità e, come tale, merita di essere protetto e valorizzato.

RICONOSCIMENTI
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC) ha selezionato Mezzadria Stories per il calendario ufficiale degli eventi dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.
Mezzadria Stories è stato selezionato e presentato come best practice europea nell’ambito del convegno internazionale Examples of Good Practices in Strengthening the Competitiveness of the Rural Areas: social business and local food systems organizzato dall’Alexandras Stulginskis University  tenuto a Kaunas (Lituania) il 7 dicembre 2018.

PARTNER
Il progetto Mezzadria Stories è realizzato in collaborazione con Ciù Ciù Vini e nel contesto del dottorato di ricerca innovativo Corporate and Local Cultural Heritage as marketing lever for made in Italy companies dell’Università di Macerata 

LINK
video di presentazione del progetto: https://www.youtube.com/watch?v=TRAwmctk5RQ
sito italiano dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale: http://annoeuropeo2018.beniculturali.it/eventi/mezzadria-stories/

scarica la locandina

grafica: elaborazione da un’opera di Tullio Pericoli, Colline marchigiane

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per informazioni
CENTRO CULTURALE ZAVATTINI
viale Filippini 35 | 42045 Luzzara RE
t. 0522 977612 | info@fondazioneunpaese.org

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