Durante i primi sei mesi dell’anno 2015 si è svolta l’attività di organizzazione, promozione e svolgimento dei corsi di formazione e aggiornamento per bibliotecari organizzata dall’ufficio biblioteche per gli operatori della provincia di Reggio Emilia.
L’attività si è svolta in tre fasi di lavoro, consistenti in tre periodici calendari di attività realizzati ascoltando le necessità segnalate dai bibliotecari e te tematiche individuate dall’ufficio biblioteche partendo dalle competenze del personale interno.
Da gennaio a giugno 2015 abbiamo svolto 18 appuntamenti nelle biblioteche di: Castelnovo ne’ Monti, Casina, Correggio, Novellara, Quattro Castella, Guastalla, Scandiano, Sant’Ilario d’Enza, San Martino in Rio, Bibbiano, Cavriago, Rubiera, Campagnola Emilia da aggiungere agli incontri svoltisi nella sede dell’ufficio biblioteche a Reggio Emilia.
In questi incontri abbiamo condiviso tematiche quotidiane e importanti: la gestione dell’OPAC, la catalogazione, il form di rilevamento dati, la gestione dei social network, il reference, come è organizzato il DUP, cos’è il servizio MedialibraryOnLine.
Inoltre l’incontro relativo alla selezione e revisione del patrimonio bibliotecario ha richiesto numerosi contatti organizzativi e una riunione specifica con i bibliotecari coinvolti sul tema.
Quasi tutte le biblioteche (ne mancano un paio per questioni organizzative) hanno partecipato alla prima fase di incontri, mentre nella seconda sessione di attività(reference, social, DUP, Medialibrary) a vario titolo e frequenza hanno partecipato i bibliotecari dei comuni di: San Martino In Rio, Bagnolo in Piano, Novellara, Gualtieri, Reggiolo, Cavriago, Campegine, Sant’Ilario d’Enza, Rubiera, Campagnola Emilia, Luzzara. Scandiano, San Polo d’Enza, Fabbrico, Boretto, Rio Saliceto, Guastalla, Bibbiano, Poviglio, Correggio (l’ordine di comparizione è del tutto casuale!).
La media è stata circa di una presenza tra i cinque e i dieci bibliotecari ad incontro.
Abbiamo replicato più incontri in aree territoriali diverse proprio allo scopo di consentire una partecipazione a piccoli gruppi, di coinvolgere i bibliotecari e i comuni, di favorire la conoscenza dei bibliotecari “storici” e di quelli che più recentemente impiegati e mi sembra che l’obiettivo sia stato raggiunto.