Fondo Cesare Zavattini

 

Il Fondo Cesare Zavattini di Luzzara è costituito dall’ingente e pregiato patrimonio librario donato dal grande intellettuale italiano al proprio paese d’origine  in un arco temporale che parte dagli anni più prolifici e intensi della vita dell’autore (anni ’50 – ’60), fino ad arrivare agli anni che precedono di poco la sua morte. Secondo quanto emerso finora dallo studio dei documenti pervenuti, nel 1986 i volumi elargiti da Zavattini si aggiravano attorno ai 5.800 esemplari e, nonostante la preziosità di numerose edizioni, rappresentavano il cuore del patrimonio librario messo a disposizione dell’utenza della Biblioteca di Luzzara per volontà stessa del generoso donatario. La disamina della corrispondenza con le autorità luzzaresi e in particolare dei verbali comunali delinea la chiara immagine di Zavattini non solo come promotore culturale, ma come vero e proprio fautore e “fondatore” della Biblioteca di Luzzara, che prima del 1967 esisteva solo come embrionale sala di lettura, interna all’edificio comunale, provvista di uno scarsissimo e disorganizzato catalogo bibliografico.

 

3.426 volumi ritrovati contengono dediche, autografi e in alcuni casi disegni dei maggiori protagonisti della cultura italiana e internazionale del Novecento: da Salvatore Quasimodo e Sibilla Aleramo,  passando per Attilio Bertolucci e Alberto Bevilacqua, arrivando a Italo Calvino, Beppe Fenoglio e Natalia Ginzburg, fino a Jacques Prevert e Claude Roy o Rafael Alberti, e poi ancora Umberto Eco, Mario Soldati, Tonino Guerra, Luigi Malerba, Gianni Toti, Valentino Bompiani e Alberto Mondadori, per citare solo alcuni nomi, nonché chiose e inedite riflessioni d’autore, scritte di proprio pugno dallo stesso Zavattini. I suddetti pregiati esemplari completano l’immagine di quella che era stata definita da Jenner Meletti, nell’articolo comparso su La Repubblica (11 giugno 2006), “La biblioteca segreta” di Zavattini, composta da lasciti pregiati e primissime edizioni, ossia dai «libri che per lui erano stati importanti» e che «voleva che la sua gente potesse avere la possibilità di leggere (…) quando a Luzzara si faceva ancora la fame e i libri erano un lusso per pochi».

I volumi del Fondo Cesare Zavattini sono oggi conservati nella sala appositamente dedicatagli all’interno del Centro Culturale Zavattini. Essi rappresentano uno dei pilastri del patrimonio artistico che il Comune di Luzzara ha  affidato alle cure di Fondazione Un Paese.

 

La storia del fondo sul sito di Fondazione Un Paese

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